Contro
ogni aspettativa Morgana De Paoli atleta di punta della sezione judo
della Polisportiva Riccione ha sbaragliato la concorrenza
all'ultima tappa dell'European Cup Cadetti (under 17) che si è svolta in
Portogallo prima degli Europei che si terranno a Porec (Croazia) il
23/25 giugno 2022. L'atleta romagnola si è presentata al palasport di
Coimbra sapendo che nel proprio girone per l'accesso alla finale avrebbe
potuto affrontare l'esperta atleta slovena già 5^ nella ranking
mondiale HERIC Vanessa Asja, mentre lei è ancora 49esima. Senonché, dopo
aver superato per ippon (il KO del judo) i quarti di finali contro la
campionessa spagnola MORENO CAMPO June, la riccionese scopre che in
semifinale dovrà incontrare un'altra outsider, la quale aveva battuto
proprio la temibile Heric, la francese BABA BOURA Oceane. Quindi
cambiando all'ultimo minuto le proprie strategie, il maestro Giuseppe
Longo ha dato nuove indicazioni su come affrontare l'incontro.
L'istrionica atleta seguendo le istruzioni del suo coach e adattandole
alla sconosciuta avversaria è riuscita è riuscita a trovare la soluzione
per vincere e ottenere l'accesso alla sua prima finale ad un torneo
internazionale.
Senza
alcuna sorpresa, l'altra contendente della finale era la 12^ della
ranking, campionessa olandese, Julia DEKKER. La De Paoli ha affrontato
l'incontro con estrema determinazione, senza lasciare spazi e
opportunità di attacco. Dopo diversi tentativi a seguito di una
sequenza di tecniche la riccionese ha marcato il suo primo wazari (mezzo
punto). Nonostante il vantaggio e qualche momente di concitazione ed
eccessivo rischio in alcune fasi di lotta a terra, la riccionese a soli
30 secondi dalla fine è riuscita a finalizzare l'ennesimo attacco
conquistando il secondo wazari, che da regolamento vale ippon e conclude
l'incontro prima del termine.
"Morgana
ha fatto una splendida gara e finalmente si è presentata ad un
appuntamento di questo livello con la giusta determinazione riuscendo a
portare a casa il successo che avevo previsto tanto tempo fa. Conosco
questa ragazza da ormai 10 anni. E' entrata bambina nel nostro Dojo e ha
superato tante difficoltà, oggi è atleta di alto livello e questa prova
quasi sicuramente aprirà le porte della nazionale e la partecipazione a
diverse manifestazione internazionali fra cui Europei, Mondiali ed EYOF
(olimpiadi giovanili) che si terranno durante il corso di tutta
l'Estate. " spiega il Maestro Longo.
Intanto,
la prestazione dell'atleta romagnola ha colto il plausa della
responsabile femminile della nazionale, la maestra Francesca Campanini,
la quale ha dichiarato: "Al
medagliere già ricco delle convocate si aggiunge l’oro nei pesi massimi
che ci fa sperare in una categoria storicamente non facile per
l’Italia.".
Invece, Morgana al termine della gara ha dichiarato:"Ringrazio
la mia famiglia, i miei allenatori, Giuseppe, Alberto e Ousmane e tutti
i compagni di palestra che mi stanno accompagnando in questo viaggio." e poi ha aggiunto con il sorriso di chi è finalmente rilassato dopo ore, o forse giorni di tensione, "volevo salire sul podio per avere i fiori... nessuno me li regala mai.".
Ma
la sezione judo non è solo Morgana De Paoli, ma nelle stesse ore
gareggiava anche il nuovo atleta riccionese di adozione Dima Halic, di
nazionalità ucraina e che nella speranza di poter tornare nella sua
terra difende i colori della Polisportiva Riccione. Accompagnato dal
tecnico Alberto Belligotti, Dima ha gareggiato a Perugia in occasione
della Coppa Italia interregionale CSEN, nella categoria under 17 - 66
kg. Dima aveva in categoria ben 29 avversari e un percorso lungo di
difficoltà per arrivare in finale. Questa volta, purtroppo, si è dovuto
fermare prima del previsto accontentandosi di uno stretto settimo posto,
superando due incontri e perdendone altrettanti. "Dima ha dimostrato di
dover lavorare meglio rispetto alla conoscenza del regolamento.
Infatti, pur facendo un ottimo judo, purtroppo ha perso due incontri a
causa di alcuni incauti atteggiamenti dovuti certamente alla minore
esperienza rispetto ai suoi avversari, quasi tutti più grandi di lui,
che gli sono valsi qualche sanzione di troppo." spiega il tecnico
Belligotti, il quale continua "... prima di partire dall'ucraina, ancora
non aveva fatto gare nella nuova fascia d'età e in Italia era alla sua
seconda esperienza in questo senso. Pertanto riteniamo che sia un
ragazzo dall'enorme potenziale e lavoreremo duro per tirare fuori il
meglio di lui.".