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  • Halich quarto a Ostia alla finale A1, sfiora il podio e la cintura nera

    Halich Dmytro si conferma ai vertici nazionali del judo nella categoria 73 kg under 18. L'atleta di origini ucraini, in forza alla sezione judo della Polisportiva Riccione si ferma ai piedi del podio, con un 5° posto (che nel judo equivale al quarto) e ad un solo passo dalla cintura nera che avrebbe conquistato se avesse vinto quell'ultimo incontro. 

    Dima, così lo chiamano i compagni di palestra, si è presentato ad Ostia forte del titola A2 conquistato poche settimane fa a Taranto e un periodo di intensissimi allenamenti, passati dallo stage di Piancavallo durante le vacanze estive e gli allenamenti regionali e interprovinciali organizzati a Bologna, Imola, Riccione e Longiano. 

    L'atleta romagnolo è stato seguito in gara dal tecnico del Center Parma e del Centro Tecnico Federale Gianluca Valeriani, coordinatosi con il DT della sezione judo della Polisportiva Riccione Maestro Giuseppe Longo, il quale per necessità familiari non ha potuto guidare in questa occasione il suo prezioso atleta. 

    Primo incontro, prima presa dell'avversario (il palermitano Salvatore Mazzola, già medagliato ai Campionati Italiani dello scorso anno e numero 3 della ranking list nazionale), prima azione e l'incontro finisce in pochi secondi con un catastrofico ippon ai danni di Dima, il quale si è fatto cogliere di sorpresa. Per fortuna Mazzola è un atleta di estremo valore e conquistando la semifinale permette al romagnolo di continuare la gara, anche se solo con la possibilità di conquistare la medaglia di bronzo. Dima affronta quindi al primo incontro dei recuperi il pugliese Braccioforte Giuseppe. L'incontro sembra equilibrato, quando a seguito di un attacco poco controllato, il riccionese prima blocca l'avversario al suolo con una tecnica di immobilizzazione e quindi, quando si accorge di non riuscire a controllarlo, passa velocemente ad un efficace tecnica di soffocamento, costringendo l'avversario alla resa. Nel terzo match deve affrontare Avanzi Edoardo, judoka di Lodi, contro il quale Dima segna due WAZARI (mezzo punto che sommati equivalgono all'IPPON, ossia il KO del judo), accedendo alla finalina per il bronzo contro il napoletano Colombai Adriano. Contro quest'ultimo, l'atleta della Polisportiva, non è riuscito ad esprimersi al meglio e pur non subendo nessun punto, l'incontro si è concluso a suo sfavore per somma di ammonizioni.

    "Non abbiamo niente da recriminare. Il risultato minimo ci eravamo posti era una finale. Sapevamo anche che Dima avrebbe potuto raggiungere il podio ma che la strada sarebbe stata difficilissima. Si tratta comunque di un risultato enorme in una categoria molto competitiva. Fra i ragazzi a podio c'è il primo della ranking mondiale e due che hanno conquistato dei podi in competizioni internazionali. Inoltre, Dima fra gli atleti che hanno combattuto una finale era il più giovane e vista la sua crescita agonistica dell'ultimo anno siamo fieri e felici del risultato, consapevoli che continuando così possiamo solo migliorare. Desidero ringraziare i genitori del nostro atleta che lo seguono e ci aiutano in palestra anche con gli altri ragazzi del gruppo e il Maestro Valeriani che ha guidato Dima come fosse un suo atleta, interagendo con me che seguivo la gara da casa per improrogabili esigenze familiari." racconta il maestro Longo.    

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